La cometa ztf (c/2022 e3) nota anche come cometa di Neanderthal, è un oggetto astronomico di lungo periodo orbitalico. E’ stata scoperta nel mese di Marzo del 2022, da cui, in accordo alla nomenclatura internazionale, prende il suffisso di C. Il gruppo di lettere ZTF è invece per descrivere il progetto entro il quale è stata scoperta. la ZTF è infatti una facility presso l’osservatorio del Monte Palomar corredata di una potente camera a larghissimo campo atta all’osservazione in continuo di grandi porzioni di cielo. Da mesi, in ambito astrofilia, si studia la cometa, i suoi dati orbitalici e quindi il tragitto nel cielo invernale. Come sempre, l’evolversi della magnitudine di una cometa, è stata cosa di particolare attenzione vista la possibilità non remota di poterla scorgere anche ad occhio nudo.
Le peculiarità della cometa C2022 E3 sono davvero molte. Iniziamo dal periodo orbitale stimato in 50.000 anni e che la colloca tra le comete a lungo periodo più interessanti. E’ probabile, che quindi i primi ominidi abbiano visto l’astro.
La coda della cometa è verdastra ed ha una ulteriore coda di gas ionizzati, ma la cosa più peculiare è l’anticoda. La presenza di carbonio biatomico, sottoprodotto di altre sostanze organiche, nel nucleo potrebbe essere l’origine della colorazione verdastra. Infatti il bagliore verde è molto presente nella parte di testa della cometa e non tanto nella coda.
Ho realizzato varie prove di ripresa; ritengo che la migliore sia stata con ED80 mm e EOS750D con filtro Optolong L-Pro. Ho raccolto circa 200 light frames da 15 sec cadauno, 21 dark, 35 bias,
Ecco la cometa tra una sciata di stelle, somma di 100 frames:
Al momento della ripresa la cometa, il 29-01-2023 si spostava con una velocità di 0.24″/sec
Ecco i principali elementi dell'oggetto calcolati con il service di Effemeridi del Minor Planet Center: Data: 2023 01 29 R.A. 12 57 45.6 Decl. +77 43 03 Delta 0.310 UA (Distanza dall'Osservatorio) r 1.143 UA (Distanza dal sole) El. 113.2° (Elongazione solare) Ph. 52.4° (Angolo di fase) m1 5.5 Sky Motion 0.24 "/sec P.A. 307.7 https://www.minorplanetcenter.net/iau/MPEph/MPEph.html
La cometa quindi era a 46.5 milioni di Km al momento della foto transitando apparentemente nella Costellazione della Giraffa, al confine con l’Orsa Minore. La magnitudine di 5.5 non la rendeva visibile ad occhio nudo dal cielo di città. Inoltre, la presenza della Luna peggiorava la condizione.
La scelta dei 15 secondi è dovuta alla seguente considerazione: per avere un nucleo non allungato e senza voler guidare su cometa o su stelle, o lasciato la montatura su velocità siderale e valutato che 15 sec *0.24″ pixel avrebbe dato uno spostamento prossimo all’FWHM degli astri a causa del seeing mediocre della serata.
Nell’immagine si osserva il bagliore verde del nucleo cometario, la coda e una leggerissima scia di gas ionizzati focalizzata su due righe.
Per quanto concerne la tecnica di elaborazione ho usato solo Pixinsight. In prima battura ho effettuato un WBPP cioè un weighted batch pre-processing. I file, soggetti a svariate operazioni di trasformazione, etc, sono stati salvati in cartelle ad hoc generate dalla query. I file debayerizzati sono stati sommati con Integrazione standard (Imageintegration sotto menù Process). Pilotando i contesti di Reject si può ottenere questa tipologia di immagine (con sciata di stelle) o altra con quasi assenza di astri e scie. Personalmente preferisco questa radizioale avendo la stessa maggiore valore scientifico.
Il WBPP, la Imageintegration e le successive operazioni richiedono circa 3-4 ore. Anche con un i7, 16Gb di RAM con 3.2 Ghz, la mole di dati da elaborare si fa sentire.
Per questo motivo, pur avendo una buona capacità di calcolo sono stato costretto a dividere su due tranches il set di frames.
Il secondo set da 105 immagini, alias 105*15 sec -> 26.3 minuti di esposizione ha restituito dopo WBPP, comet alignment e Imageintegration, la seguente immagine:
Facendo un confronto tra le precedente e questa, si osserva il moto relativo della cometa verso gli astri. Con questo crop si vede ancora meglio la colorazione verdastra del nucleo cometario e del suo circondario.
Dopo vari tentativi sono riuscito a sommare cometa e fondo cielo. L’immagine non ha valore scientifico perchè non è realtà. La differenza di velocità dei due moti rende vano il tentativo di composizione senza “artefatti” :
Qualche giorno prima, il 24-01, sono riuscito a ritagliarmi 1 ora di sessione. Ecco 30 min di integrazione. Si osserva una coda di ioni, una coda cometaria di polveri ed una anticoda.
Dai dati orbitalici https://www.minorplanetcenter.net/iau/MPEph/MPEph.html si può calcolare che la cometa viaggia di moto relativo ad una velocità di 0.135″/sec.