Risalendo fino alle origini, fino al momento primario, appena dopo la fluttuazione quantistica, fu il momento di massimo disordine o forse il momento di transizione da uno stato a minima entropia a quello successivo.
Nel seguente articolo parliamo probabilmente del momento antecedente al Bang, la fluttuazione quantistica:
Inflazione
Dopo questa fluttuazione quantistica avvenuta nella cosiddetta epoca di Planck, antecedente i 10-43 secondi, è iniziata l’inflazione. Le forze fondamentali, prima dell’inizio, erano unificate. Le dimensioni dell’Universo erano dell’ordine di
10-35 metri. La densità di massa ed energia era tale da sviluppare temperature dell’ordine di 10+32.
In questo momento la forza gravitazionale si separò dalle altre forze di interazione. Si ebbe quindi una riduzione della temperatura. Immaginiamo che dalla fluttuazione quantistica il sistema in sviluppo, che poi sarebbe stato il ns attuale universo, si è dilatò di un fattore pari a 1026
Qualcosa di scala subatomica, circa 10-12 metri che in un tempo inferiore a 10-30 secondi si estende fino a 10+14 metri. 100 milioni di milioni di metri. Dal nulla ad un Volume pari a 1078 volte il valore iniziale.
In quell’istante, avvenne quindi un transizione di fase che causò questa inflazione cosmica entro la quale quindi avvenne la crescita esponenziale dell’Universo con un primo vistoso calo della temperatura. In questa epoca, detta anche elettro-debole, le forze di interazione nucleari forti si separarono dalle altre e solo le forze deboli e la forza elettromagnetica rimasero unificate.
A circa 10-33 – 10-32 secondi di vita l’inflazione terminò. Tutto ciò lascio una serie di tracce che ci hanno consentito di confermare l’evoluzione dell’universo dal momento del grande Bang in avanti. Durante questo periodo si sviluppo’ un campo, campo di Higgs ed un inflatone con annessa particella.
Espansione dello Spazio
Abbiamo coscienza dell’orizzonte visibile sulla terra creato dalla curvatura della superfice della terra stessa. Allo stesso modo, l’Universo osservabile è dotato di un orizzonte. Gli eventuali oggetti oltre l’orizzonte non potranno essere visti perché la luce che viaggia verso di Noi, mentre l’Universo si espande, non potrà mai raggiungerci. Ci sono infatti parti dell’Universo visibili ed altre che per la condizione suddetta non lo sono. Tuttavia da una analisi della radiazione cosmica di fondo si evince che il sistema è sufficientemente isotropo. Ci si chiede come hanno fatto le parti di universo che fra di loro “non si vedono” a percepire reciprocamente questa informazione e “accordarsi”. Si ritiene che tutto le regioni dell’universo provengano da un’unica fase a energia del vuoto costante, detta costante cosmologica. In questo modo si spiega come mai quasi tutte le zone dell’universo abbiano temperature e curvature pressoché identiche.
Analizzando lo spostamento verso il rosso e propaggini di galassie molto lontane si può capire molto di più su questi eventi di inflazione e espansione, confutando le teorie attraverso certezze date dalle misure realizzabili sempre di più grazie al lavoro dei ricercatori e del prossimo telescopio in L2.
JWST – James Webb Space Telescope
Una intro lunga per poche righe piene di futuro e desiderio. Proprio ieri nel giorno di Natale, 25-12-2021, con il Vettore Arian 5 ECA è partito il nuovo telescopio James Webb.
Con questi sarà possibile continuare a penetrare in aree oscure dell’astronomia, astrofisica, cosmologia e quindi svelare nuovi segreti dell’ultra deep field già scoperto da Hubble. Nei prossimi mesi le immagini che riceveremo da questo nuovo telescopio (che lavora principalmente nell’infrarosso) e gli studi di tutti i ricercatori nel mondo ci erudiranno.