M13, Ammasso Globulare di Ercole

Nelle notti stellate giovanili a Roccamonfina, con mio fratello Giuseppe, ci sfidavamo a scorgere ad occhio nudo, appena scesa la notte, ammassi globulari. M13, ammasso globulare di Ercole era il più semplice, anche per me molto miope ed astigmatico.
Lo vedevo nitidamente. Il cielo allora era ottimo ed il paesino, in area collinare a circa 800 m slm, mostrava un cielo terso. La magnitudine visuale spesso raggiungeva 6 ed era un piacere farsi cadere sul capo milioni di stelle. Giuseppe vedeva anche M92, poco distante senza nessuna difficoltà.
Dopo 25 anni, sono riuscito a scorgere il trapezio della costellazione dell’Ercole, mi sono deciso quindi a puntare un piccolo rifrattore verso M13, ammasso globulare di Ercole e scattare vari frames utili ad alimentare il WBPP di Pixinsight.

Ammasso Globulare di Ercole in numeri

M13 è un ammasso globulare con una massa pari a 600.000 Masse solari e magnitudine 5.8. Si estende per 25′. Alla portata di tutti gli strumenti ed è composto da migliaia di stelle, la più brillante delle quali con magnitudine 11.95.

Da Casertavecchia, oggi

Per realizzare l’immagine dal cielo suburbano ho usato un filtro Optolong L-Pro.
Come sappiamo tale filtro ha una notevole capacità di abbattimento dell’inquinamento luminoso, IL.
L’IL è severo per le luci di Napoli a Sud-Sud Ovest e di Caserta a Sud Ovest – Ovest. E’ un vero degrado; una accozzaglia di luci arancioni, gialle, fredde, orientate in ogni direzione e senza un criterio.
È apprezzabile ad occhio nudo il gradiente di IL passando da Sud a Nord. Guardando in alto, verso lo Zenith, c’è una linea di demarcazione.
Dietro il Monte Virgo, sebbene ci siano paesini di massimo 20.000 abitanti, la condizione è migliorativa. Guardando a Nord Est, tra la Catena del Matese ed il Monte Taburno, addirittura si riesce a scorgere qualcosa di magnitudine 5.
Dal tetto di casa, superando il bagliore delle pochissime luci condominiali, nelle notti nitide, guardando verso Nord si vive per qualche momento quell’esperienza del passato, in cui l’IL in alcuni luoghi era praticamente inesistente.

Ecco l’immagine di M13, ammasso globulare di Ercole

Setting: ISO 3200 e Exp. 20″ x subframe
Dark, Flat, Bias

FOV del SWED80 mm/600 mm
CON RIDUZIONE 0.85X
2.50 gradi x 1.67 gradi
F/D con 0.85 X= 6,375
Airy disc=7.75 micron
Dimensioni del disco di Airy=3.44 “
Disco di Airy @ FWMH=1.45″
FWMH= 1.44″
Pixel da 3.72 micron e sensore 22.3×14.9 mm
Image scale in “/px = 1.5″/px. 

La serata presentava foschie e magnitudine visuale limite pari a 4.0 circa.
Luna prossima al Primo Quarto. Non si scorgeva M31, la galassia di Andromeda in levata a Nord Est. 

La montatura usata è una vecchia LXD 55 non autoguidata…per cui qualche allungamento stellare è evidente.

Zoom della zona centrale dell’immagine

Nei dintorni dell’ammasso globulare di Ercole si osservano svariate galassie. Nell’immagine zoom suddetta ottenuta con un umile 80ino e poche manciate di secondi di esposizione si notano con estrema semplicità almeno 2 galassie. In alto a destra NGC 6207 e a metà strada tra questa e M13, IC4167.

NGC6207 è una galassia di magnitudine 12.1, tipo a Spirale, distante 30 milioni di anni luce, mentre IC4167 è una galassia di magnitudine 16 circa e dista 1128 milioni di anni luce.