Finalmente, dopo quasi due mesi di condizioni meteo e seeing avverse, sono riuscito a ottenere un buon bottino, immagini della Luna e di Crateri in alta risoluzione.
Qui di seguito riporto riprese di crateri in alta risoluzione quali:
- Plato
- Philolaus
- Gassendi
tutte ottuenute dal balcone di casa e strumentazione amatoriale.
Plato:
E’ uno dei crateri più osservati della luna grazie alla sua notevole facilità nel rintracciarlo. E’ largo circa 101 Km. Sono presenti vari report “dubbi” di osservazioni di vapori, nebbie. E’ molto affascinante. La parete ad ovest è caratterizzata da un blocco di roccia, separato da una rima, a forma triangolare. Il bacino interno è di natura lavica e presenta vari piccoli craterini. Per chi fa imaging di crateri in alta risoluzione l’obiettivo è quello di contare quanti più crateri è possibile sul fondo del circo.
L’immagine seguente è stata ripresa il 28-01-2018 con C11 XLT e per smorzare gli effetti del seeing con filtro IR >685 nm.
Philolaus:
Più a nord di Plato, oltre il Mare Frigoris, c’è Philolaus. Philolaus è 70 Km di diametro. E’ un cratere molto complesso e sul cui fondo è adagiato un doppio sistema di monti. E’ sovrapposto ad un cratere di maggiori dimensioni pari a circa 90 Km. non è dotato di raggi o materiale di eiezione nel suo immediato circondario. Nell’immagine seguente, alla sx di Philolaus, vedremo anche Anassimene con la proiezione di una lunghissima ombra.
L’immagine seguente è stata ripresa il 28-01-2018 con il mio Schmidt Cassegrain e per smorzare gli effetti del seeing con filtro IR Baader>685 nm.
Gassendi:
Ampio 110 km è più grande di Copernicus anche se originariamente è simile ad esso. La superfice interna è fratturata. Presenta infatti svariate rimae che costituiscono un complesso sistema di canyon. Si trova ai margini del Mare Humorum ed è facilmente osservabile anche con piccoli telescopi.
L’immagine è stata ripresa lo stesso giorno di quelle precedenti e con la stessa strumentazione.
Altro a completamento di precedenti lavori:
Lo stesso giorno ho avuto la possibilità di riprendere anche un Domo che mancava alla lista di cui all’articolo sui Vulcani lunari: https://www.scienzechepassione.com/domi-lunari-i-vulcani-della-luna/
Di seguito riporto l’immagine del Domo Milichius qui visibile al centro dell’immagine come un leggero ponfetto.
Alla prossima, sperando in condizioni di seeing sempre più stabili (questo inverno è stato veramente turbolento).
A presto