Tanto si è parlato, in questi giorni, della riaccensione dei propulsori della sonda Voyager 2 e si è quindi ripercorso il lungo viaggio verso i confini del Sistema Solare, ricordandosi dell’Agosto 1989, momento in cui fu sorvolato per la prima volta Nettuno. Dopo 4,5 miliardi di km, la sonda raggiunse il più lontano pianeta del sistema solare (al tempo era però ancora il penultimo essendo Plutone, scoperto da Tombaugh nel 1930, non ancora classificato pianeta nano e chiamato ufficialmente 134340 Pluto).
Nettuno
Nettuno è il primo dei pianeti non visibili ad occhio nudo. Fu scoperto nel 1846 da Galle e d’Arrest solo dopo che altri astronomi ipotizzarono la sua presenza da calcoli che giustificavano cambiamenti anomali nell’orbita di Urano. Lo sviluppo di metodi di calcolo di meccanica celeste (Le Verrier e Adams) fece si che i due astronomi rintracciassero il pianeta entro 1 grado dalla posizione reale. La scoperta di Nettuno rappresenta quindi un primo grande risultato dell’applicazione di modelli matematici a casi reali.
Viene classificato come gigante gassoso e rientra anche nella categoria dei giganti gassosi ghiacciati. La temperatura delle nubi oscialla tra i -130°C e -195°C.La composizione della sua atmosfera è molto simile a quella di Giove (Elio e Idrogeno) sebbene abbondino ghiacci di Ammoniaca, Acqua e Metano. Il colore del pianeta, come visto da Terra, è dovuto alla presenza di Metano.
Per approfondimenti sulla Voyager 2 cliccate sul seguente link.
Osservazione di Nettuno
E’ il primo pianeta a non essere visibile ad occhio nudo. Anche con un telescopio, l’osservazione del pianetà è limitata dalle dimensione veramente esigue del disco. Trattasi di un soggetto che ha una magnitudine di 7.8 unità circa e 2.2″ di diametro. Con strumenti amatoriali con diametri >10 pollici si osserva solo un debole e piccolissimo dischetto. E’ necessario avere delle ottime condizioni di seeing e porsi a >300 ingrandimenti per avere una immagine chiara per confermare che trattasi di un pianeta e non di una stella.
Imaging di Nettuno
Con strumenti di diametri inferiori a 14 pollici è veramente inutile concentrarsi sui dettagli atmosferici. Piuttosto è interessante rintracciare il satellite Tritone e valutare il suo moto orbitale intorno al pianeta. Stiamo parlando di un satellite che orbita a 10-20″ di distanza dal pianeta e quindi veramente al limite di molte strumentazioni. Tritone è leggermente più piccolo della Luna. Altra peculiarità di questo satellite è la sua orbita retrograda nonchè una superfice molto esotica. Tritone, infine, è dotato di una debole atmosfera. Per l’imaging si opera nell’infrarosso, quindi si usano filtri R 610 nm o 685 nm o con lunghezze d’onda maggiori. In condizioni di seeing ottimo è possibile, nell’IR, fa risaltare la presenza, non i dettagli, della Grande Macchia Scura.
Io, ho lavorato con il C11 XLT, e a 9 metri di focale, con ASI 120 MM e filtro RG 610 nm.
Ecco una situazione al 5-12-2017 ore 19.30 TU:
Immagine che non mostra alcun dettaglio, ma ch comunque rende l’idea dell’enorme distanza del remoto pianeta. Altre immagini amatoriali di Nettuno sono su: http://alpo-j.asahikawa-med.ac.jp/Latest/Neptune.htm
Alcune peculiarità di Nettuno:
Il lungo Anno Nettuniano
Il giorno di Nettuno è di circa 16.5 ore terrestri mentre il periodo di rivoluzione orbitale, e quindi l’anno di Nettuno, è pari a 164.8 anni terrestri.
Anelli, Satelliti e Macchie
Anche Nettuno ha un debole sistema di anelli. Questi anelli non sono continui ma piuttosto degli archi. Per l’esistenza di una struttura di questo tipo fu ipotizzata e poi in parte confermata la presenza di sei satelliti pastore ed inoltre un ulteriore satellite disposto su orbita eccentrica. Quest’ultimo è Nereide.
Ad oggi, sono riconosciuti per Nettuno 8 Satelliti: Tritone; Nereide; Proteus; Larissa; Thalassa; Despina; Galatea. Tritone è il pianeta/satellite più freddo del sistema solare ed è dotato di attività geologica.
Anche Nettuno come suddetto ha delle macchie. La più nota è la “Grande Macchia Scura”. La grande macchia scura è un vortice di dimensioni molto estese, raggiunge il diametro della Terra.
Troviamo l’Ottavo Pianeta
Nettuno è localizzabile con un binocolo. Non è osservabile a occhio nudo. E’ necessario un telescopio di diametro importante ed una buona carta celeste. Nel caso di montature GoTo, il tutto si risolve con un buon allineamento.
Ad oggi il pianeta è nella costellazione dell’Acquario, molto vicino a lambda Aquarii.
Buona ricerca a tutti…e affrettatevi, che l’Acquario, con l’allungarsi delle giorante tramonta sempre prima.