Dopo quasi due anni in Brianza per lavoro, torno a casa. Senza stereotipi, riscoprire i bei colori del cielo, del mare, dei paesaggi collinari, delle primavere anticipate, non ha prezzo. I giacinti sono i primi a dare colore alle giornate che si allungano. Il tratto di strada, che al mattino mi porta al lavoro, pieno di colori marroni, che poi diventano subito verdi dopo le prime piogge e quindi si puntellano di bianco delle margheritine. Chiazze isolate gialle indicano che Gennaio è finito e quindi, le mimose degli innamorati sbocciano rilasciando nell’aria un odore inconfondibile. Con i giorni il giallo lascia il posto al bianco dei mandorli e al rosa chiaro dei prugni e dei peschi precoci. Qualche timida visciola gioca anche essa con la primavera anticipata, ma è uno scherzo. Forti del loro rosa intenso, le magnolie obovate colorano i giardini. Tante macchie rosse nelle siepi ci indicano che le Camelie hanno fiorito. I più ordinati Narcisi strombazzano il loro assordante giallo scampanellando alla brezza mattutina. E le fresie e i tulipani riempiono tutti gli spazi nei cuori di chi crede che il mondo può essere un posto migliore. Tutto accade in 20 giorni circa, per poi ridiventare tutto verde. In questo momento si risveglia la natura, si risvegliano i sensi e il grigio torna in fondo, giù, e si è più felici.
I miei fiori
Immagini astronomiche dei primi giorni del 2020
Il ritorno a casa è anche voglia di riprovare gli strumenti ed il proprio amato cielo.
E la Luna è ancora più bella e alta nel cielo: