La catena di Markarian, viaggio nella Vergine

Nella costellazione della Vergine è presente una elevata quantità di galassie facilmente accessibili a tutti gli strumenti. Tale assembramento di galassie costituisce l’ammasso della Vergine, il più vicino sistema al nostro Gruppo Locale. Una parte di questo ammasso di galassie è la Catena di Markarian.

La catena di Markarian si definisce tale perché prospetticamente i suoi elementi costituiscono una linea incurvata.

Elementi costituenti la catena di Markarian

La catena di Markarian è composta da almeno 7 elementi galattici che si muovono coerentemente, mentre esistono molte altre galassie molto meno evidenti, comunque inserite nello stesso contesto. Il numero di elementi principali della catena è pari a 8.

Il movimento coerente di questo insieme di galassie fu scoperto nel 1960 dall’astronomo armeno Markarian.

I membri di questa catena sono: M84 (NGC 4374), M86 (NGC4406), NGC 4477, NGC4461, NGC4458, NGC4438, NGC4435. 

M84 e M86 sono due galassie enormi del catalogo Messier. La M84 è una galassia ellittica come M86. Tuttavia molti astronomi sono in dubbio sul fatto che M86 possa essere una galassia lenticolare piuttosto che una ellittica.

M86 si sposta verso la via Lattea a 240 km/sec (blu shift) e nel suo moto perde una grande scia di gas ed emette raggi X rilevati con il telescopio Chandra.

M84 è invece circondata da un grande alone di materia oscura.

Una peculiarità è da segnalare per NGC 4435-NGC 4438, anche noti come Arp 120 dette Occhi dell Vergine. Sono due galassie interagenti che con le loro lunghe code tidali si sfiorano.

Imaging della catena di Markarian

Questa è la prima immagine deep sky fatta da casa mia dopo un lungo periodo in Brianza. Sicuramente le immagini realizzate dal giardino di casa in Brianza, rendevano evidente un forte IL ma con lunghezze d’onda ben selezionate dall’Optlong L Pro. Ho verificato che qui a casa mia l’Optolong non lavora benissimo. Dovrò analizzare le sorgenti presenti nella zona e le loro emissioni per capire se la selezione di tale filtro è efficace.

Vedere la catena di Markarian sotto un cielo buio è relativamente facile, cosa più difficile e riprenderla dalla citta.

Con un SW ED80+EOS750D e Filtro Optolong L-Pro e circa 2 ore di integrazione con sub da 3 minuti+19 dark+19 flat+51 bias ho ottenuto la seguente immagine elaborata con Pixinsight.

Inseguimento con 70/500 e DMK21, software di guida PHD.

Come nota utile a chi dovesse riprendere: nell’area ci sono poche stelle da usare come guida con 1 sec di acquisizione; per questo consiglio di acquisire la stella di riferimento con almeno 3 sec di exp.

Come sempre le due ore di riprese seppure sufficienti a far riconoscere gli elementi principali, sono state deturpate dall’inquinamento luminoso del centro cittadino. La magnitudine massima raggiunta è di circa 13.

Immagine della catena di Markarian e annotazione della stessa. Si osservano tutti gli elementi della catena ed anche altri oggetti del catalogo IC e NGC.

Comunque, questo era un altro target che mancava alla mia collezione. Proverò a recuperare altro segnale nelle prossime sessioni.

NGC4435-NGC4438 – The Virgo’s Eyes

Ho provato a elaborare separatamente solo le galassie occhi della vergine:

The eyes, nel cuore dell’ammasso di galassie detto Catena di Markarian

Dato lo scarso livello di segnale accumulato è inutile procedere con tutte le altre molto meno luminose e diffuse.

Importante alla fine è aver passato un paio all’aperto e sotto il cielo.